Siamo lieti di presentare la nostra analisi aggiornata sugli schemi previdenziali pubblici in Italia e Nuova Zelanda, che fornirà la base informativa per sollecitare un possibile accordo previdenziale tra le istituzioni coinvolte, con il supporto degli uffici consolari.

Nel documento, che potete scaricare da questa pagina, abbiamo evidenziato le differenze di approccio tra i due sistemi previdenziali, e come queste discrepanze possono comportare disparità di trattamento persionistico per coloro che hanno lavorato in entrambi i Paesi. Stando alla nostra ricerca, il problema riguarda in particolare persone di età compresa tra i 40 e i 50 anni.

Allo stato attuale, un possibile accordo pensionistico non è solo necessario ma anche urgente. E dovrebbe in primo luogo recepire le norme di mutuo riconoscimento del tempo di lavoro svolto nei due Paesi. In altre parole, per chi ha vissuto e lavorato in entrambi i Paesi, i periodi trascorsi in Italia dovrebbero essere considerati come passati in Nuova Zelanda e viceversa. Inoltre, il trattamento pensionistico dovrebbe essere equo, a prescindere dal luogo di svolgimento del lavoro.

Per maggiori dettagli, vi invitiamo a leggere il documento integrale (o scaricare l’Executive Summary per un veloce sommario). Se interessati a saperne di più, potete inviare le vostre domande a info@comites.kiwi.

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